Per la seconda notte consecutiva si sono verificati scontri a Husby, quartiere alla periferia di Stoccolma abitato a maggioranza da immigrati. Diverse automobili sono state incendiate e le forze dell’ordine sono state prese a sassate da bande di giovani incappucciati.
La violenza è esplosa dopo che il 13 maggio un uomo di 69 anni è stato ucciso dai poliziotti dopo averli minacciati. Ma tra le cause della rivolta ci sono anche la segregazione e la disoccupazione, sottolinea Dagens Nyheter.
La polizia è inoltre accusata di aver utilizzato un linguaggio razzista nei confronti degli abitanti del quartiere. “Ci chiamano negri e scimmie,” accusa Rami Al-Khamisi, portavoce dell’associazione Megafonen che aiuta i giovani della periferia di Stoccolma.
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