Sul bastone: "elezioni".

A una settimana dalle legislative turche del 1 novembre il ruolo della Turchia nella crisi dei migranti è stato al centro della visita di Angela Merkel a Istanbul, il 18 ottobre. La cancelliera tedesca ha presentato al presidente turco Recep Tayyp Erdoğan il piano dell’Ue per convincere la Turchia ad accogliere i rifugiati sul suo territorio anziché lasciarli entrare in Europa, concedendo in cambio degli aiuti finanziari, la liberalizzazione dei visti per i turchi e la ripresa dei negoziati di adesione con Ankara.

Intanto, la Slovenia è diventata la nuova porta d’ingresso dell’Unione europea, dopo che l’Ungheria ha chiuso, oltre a quella con la Serbia, anche la frontiera con la Croazia, il 16 ottobre. Oltre ventimila persone hanno attraversato la Croazia a piedi e sono arrivate negli ultimi giorni in Slovenia, dirette verso l’Austria e la Germania. Il premier sloveno Miro Cerar ha inviato l’esercito a pattugliare i 670 km di confine con la Croazia e chiesto l’aiuto dell’Ue per far fronte all'emergenza.

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