Il comunismo bandito dalle magliette

Pubblicato il 14 Giugno 2010

Cover

Secondo un recente emendamento al codice penale, chiunque propagandi il comunismo e i suoi simboli rischia fino a due anni di prigione, rivela Rzeczpospolita. La nuova legge interpreta così la norma della costituzione che proibisce le organizzazioni che si rifanno a nazismo, fascismo e comunismo, dando così alle autorità giudiziarie la possibilità di perseguire le associazioni filocomuniste e di chiudere i siti che promuovono tale ideologia. L'Istituto nazionale per la memoria ha già preparato una lista di monumenti da rimuovere e nomi di strade da cambiare. Secondo alcuni la legge potrebbe addirittura colpire i venditori di oggetti legati al comunismo, come le magliette del Che. Il periodico di sinistra Krytyka Polityczna condanna la legge, argomentando che a differenza del nazismo il comunismo ha "ovvie intenzioni positive e continua a ispirare i filosofi". L'Alleanza della sinistra democratica (Sld, fondata da membri del vecchio Partito comunista) ha già fatto ricorso contro la legge presso la Corte costituzionale.

Questo articolo ti interessa?

È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.

Mi abbono
Do il mio contributo

Hai avuto accesso all’articolo completo.

Ti va di sostenere il nostro lavoro? Voxeurop dipende dagli abbonamenti e dai contributi di chi lo legge.

Scopri le nostre offerte a partire da 6 euro al mese e i vantaggi riservati a chi si abbona.
Mi abbono

Oppure dai un contributo libero per rafforzare la nostra indipendenza.
Do il mio contributo

Read more about the topic

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

Vedi l'evento >

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni un giornalismo che non si ferma ai confini

Approfitta delle offerte di abbonamento oppure dai un contributo libero per rafforzare la nostra indipendenza

Sullo stesso argomento