Il piano della Russia contro l’integrazione

Pubblicato il 19 Agosto 2013

Ricatto, pressione economica e corruzione di politici e giornalisti: secondo Gazeta Wyborcza la Russia non esita a usare questi metodi per impedire all'Ucraina di firmare l'accordo di associazione con l'Unione europea al summit sul partenariato orientale che si terrà a novembre a Vilnius.

Il 17 agosto il settimanale ucraino Dzerkalo Tyzhnia ha accusato la Russia di avere un piano segreto per bloccare l'integrazione dell'Ucraina nell'Ue. Mosca starebbe cercando di convincere Kiev a entrare nell'unione doganale con Russia, Bielorussia e Kazakistan.

Secondo il piano, che sarebbe stato messo a punto dal consigliere per l'integrazione economica di Vladimir Putin, Sergei Glazyev, Mosca si rivolge ai magnati ucraini della comunicazione perché i loro media adottino posizioni più filo-russe.

La settimana scorsa la Russia ha virtualmente bloccato le importazioni dall'Ucraina, provocando enormi perdite e minacciando di "approfondire la crisi economica e portare diverse imprese chiave sull'orlo della bancarotta", scrive Gazeta Wyborcza. Mosca cerca anche il sostegno della chiesa ortodossa e del gruppo di pressione Ukrainian Choice diretto da Viktor Medvedchuck, amico di Putin ed ex dirigente dell'amministrazione presidenziale ucraina.

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