Tramite il suo portavoce José Manuel Barroso ha respinto le accuse di due eurodeputati, secondo cui il presidente della Commissione avrebbe obbligato l’ex commissario alla sanità John Dalli a dimettersi senza attendere i risultati di un’inchiesta per corruzione dell’Ufficio anti frode dell’Ue (Olaf).
Il portavoce ha precisato che Barroso ha preteso le dimissioni di Dalli perché “la sua posizione era diventata politicamente insostenibile”. Dalli è stato accusato di essere a conoscenza del fatto che un suo collaboratore, Silvio Sammit, aveva chiesto denaro a una lobby svedese del tabacco in cambio dell’intercessione presso il commissario.
Il Times of Malta ricorda che "in seguito all’inchiesta dell’Olaf Zammit è stato oggetto di una procedura giudiziaria per frode e traffico di influenza".
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