Alla vigilia dell’inaugurazione del 30esimo Salone del libro (dal 26 al 31 marzo) Libération mette a disposizione le sue pagine a 41 tra scrittori e poeti francesi, mentre Le Monde si interroga sulle prospettative di questo evento “ troppo grande, troppo caro, non abbastanza originale, con un peso regionale eccessivo: il Salone del Libro di Parigi è in piena crisi di identità”. Così, “in rottura con la tradizione instaurata nel 1989, la scelta quest’anno è stata quella di non scegliere, e non invitare quindi nessun paese ospite per metterne in primo piano la letteratura”. Secondo Le Monde era il caso di rendere omaggio a scrittori come Yasmina Khadra, Imre Kersétz, Umberto Eco, Jean-Claude Carrière, Paul Auster e Salman Rushdie. In un momento in cui “le librerie si svuotano di clienti”, gli organizzatori sperano di attirare almeno 200mila visitatori, conclude Le Monde.
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