“La battaglia della taverna”

Pubblicato il 29 Luglio 2013

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A partire dal primo agosto 1.400 controllori dell’ufficio per la lotta alla criminalità finanziaria (Sdoe) potranno chiudere i locali che non rilasciano la ricevuta ai loro clienti.
Nel settore della ristorazione l’iva è stata ribassata al 13 per cento, ma le frodi colpiscono tutte le mete turistiche. L’obiettivo del governo è duplice, nota Ta Nea: da una parte favorire i consumatori con il ribasso dell’iva, dall’altra evitare un buco negli introiti fiscali dello stato.
I bar, i locali notturni e i ristoranti che non rilasceranno lo scontrino potranno essere chiusi per 48 ore, precisa il quotidiano. Inoltre lo Sdoe non si limiterà a piazzare un lucchetto, ma affiggerà un cartello con la scritta: “chiuso per evasione fiscale”. 

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