La crisi greca fa traballare il governo

Pubblicato il 20 Maggio 2011

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Il dibattito parlamentare che si tiene abitualmente il terzo mercoledì del mese di maggio, in cui il primo ministro deve giustificare la politica economica e finanziaria del governo, sarà segnato dalla presa di posizione del leader del Pvv Geert Wilders, che secondo Nrc Handelsblad "si è impossessato della crisi greca". Wilders, che sostiene il governo liberal-conservatore di Mark Rutte, ha dichiarato che "la Grecia è un pozzo senza fondo" e pretende che l'esecutivo smetta immediatamente di prestare denaro ad Atene. Un'idea che Rutte ha definito "irresponsabile". Secondo il primo ministro, infatti, "la bancarotta della Grecia avrebbe conseguenze enormi, e non si può correre questo rischio", riporta Nrc, precisando che il capo della Banca olandese Nout Wellink è d’accordo con Rutte. Se la tensione politica è ulteriormente aumentata in questi giorni, sottolinea De Volkskrant, è soprattutto a causa dell'avvicinarsi delle elezioni senatoriali del 23 maggio: "se la coalizione non otterrà la maggioranza il governo non potrà dare seguito a lungo alle esigenze del Pvv".

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