“Kroes colpisce i giganti dell'energia”, titola il quotidiano olandese Trouw. Secondo la commissaria alla concorrenza Neelie Kroes, le società di gas Eon (tedesca) e Gdf-Suez (francese) “occupano una posizione privilegiata e hanno sfruttato i consumatori”, il motivo per cui gli viene imposta una sanzione di 553 milioni di euro a testa, la più alta mai inflitta al settore energetico. La loro intesa sui prezzi risale al 1975, quando le due società si impegnarono a non vendere gas sui rispettivi mercati al momento della costruzione di un gasdotto proveniente dalla Russia. L'accordo non costituiva un problema all'epoca, poiché il mercato dell'energia era pubblico, ma è stato mantenuto fino al 2005, dopo l'apertura del mercato del gas in Francia e in Germania.
Le due società hanno ignorato anche le direttiva europea che nel 2000 stipulava una liberalizzazione totale del mercato del gas, il tutto per tenere i prezzi al livello desiderato. La commissaria europea spiega che “i consumatori hanno pagato il gas troppo caro, le società hanno ricavato utili eccessivi e ostacolato la concorrenza”. L'ammontare della sanzione sembra elevato, ma Eon e Gdf-Suez “non faranno alcuna fatica a pagarle”, sottolinea il giornale, che ricorda che nel primo trimestre hanno dichiarato fatturati lordi rispettivamente di 3,1 e 5,3 miliardi di euro.
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