"Le valute sono diventate le nuove armi", titola Dziennik Gazeta Prawna dopo il burrascoso meeting dei ministri delle finanze tenutosi il 9 ottobre al Fondo monetario internazionale di Washington. Commentando il battibecco tra Usa e Cina sulla svalutazione dello yuan, il direttore generale del Fmi Dominique Strauss-Kahn ha ricordato che "se non si raggiungerà un accordo rapidamente la crescita economica potrebbe essere il doppio più lenta e i paesi ricchi potrebbero andare incontro a un'altra recessione". Gli Stati Uniti hanno accusato la Cina di "distruggere i posti di lavoro in America" e hanno chiesto di aumentare di un terzo il valore dello yuan. Pechino ha risposto che i mercati finanziari internazionali restano instabili a causa della pratica statunitense di "stampare denaro vuoto". Il quotidiano di Varsavia sottolinea che "la spirale della guerra mondiale delle valute, che Bruxelles continua a osservare restando in disparte, potrebbe cancellare la debole crescita economica registrata in Europa e negli Stati Uniti".
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