Di Lorenzo Ferrari.
Il 27 maggio scorso la Commissione europea ha proposto delle quote per distribuire in maniera equa 40mila richiedenti asilo tra i diversi stati dell'Unione europea. Attualmente non esiste un sistema di quote europee, e la distribuzione dei rifugiati all'interno dell'Ue è poco uniforme. Le domande di asilo sono infatti esaminate dai paesi di ingresso dei richiedenti.
La mappa mostra i risultati di uno studio condotto da Daniel Thym dell'Università di Costanza. Thym simula di distribuire in modo equilibrato i rifugiati tra i diversi Paesi europei, utilizzando la stessa chiave di ripartizione usata in Germania per distribuirli tra i diversi Länder. È una chiave che si basa sulla dimensione della popolazione (un terzo) e sul tenore medio di vita di ogni stato (due terzi).
Questa ripartizione ideale dei rifugiati viene messa a confronto con i dati reali sulla concessione di asilo (relativi al 2013, quelli del 2014 si trovano qui). La colonna scura indica il dato reale per il 2013, quella chiara il dato ideale. I Paesi colorati in verde sono quelli che, secondo questo confronto, ospitano più rifugiati del dovuto, mentre quelli in viola sono i Paesi che ne ospitano di meno. Tra i più virtuosi ci sono la Svezia e l'Austria, ma anche l'Ungheria e la Bulgaria.
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