Il 16 luglio un tribunale dell’Aja ha dichiarato i Paesi Bassi civilmente resposabili della morte di oltre 300 musulmani bosniaci di Srebrenica uccisi dalle truppe serbobosniache del generale Ratko Mladić il 13 luglio 1995.
Secondo Trouw si tratta di una “vittoria” per le Madri di Srebrenica, che si erano costituite parte civile e che accusano i Paesi Bassi di essere responsabili della morte dei loro parenti. Le vittime si erano rifugiate insieme ad altre cinquemila persone nella caserma dei caschi blu olandesi, che le avevano successivamente consegnate agli uomini di Mladić, molto più numerosi. Circa ottomila musulmani dell’enclave nella Repubblica Srpska sono state massacrate dalle truppe serbobosniache che avevano circondato la città.
Il giornale sottolinea tuttavia che “la pagina non è voltata” e che la Corte ha ritenuto che i Paesi Bassi non sono responsabili per il massacro. Nel 2013 il governo olandese era stato dichiarato responsabile della morte di tre musulmani bosniaci uccisi dai soldati di Mladić.
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