Un netto calo nelle esportazioni ha costretto nuovamente la Banca di Portogallo a rivedere le sue previsioni per il 2013. Il pil dovrebbe calare dell’1,9 per cento, mentre il deficit pubblico potrebbe aumentare dello 0,4 per cento e raggiungere il 4,9 per cento (contro il 4,5 per cento chiesto dal governo e dalla troika). La Banca di Portogallo prevede la perdita di 90mila posti di lavoro nel corso del 2013. Le previsioni anticipano la decisione della Corte costituzionale sulla legittimità di tre elementi del budget 2013, richiesta dal presidente Aníbal António Cavaco Silva.
Questo articolo ti interessa?
È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
Vedi l'evento >