"Alla fine del 2008, malgrado i moniti e gli avvertimenti russi, la Romania ha esportato verso la Georgia armi di fanteria e granate anticarro per un valore di 3,6 milioni di euro": lo rivela Cotidianul in coincidenza con il primo anniversario della guerra-lampo tra russi e georgiani. Il quotidiano cita le dichiarazioni di un dipendente del servizio armi convenzionali dell’Agenzia nazionale rumena addetta al controllo delle esportazioni, che conferma la cifra e precisa di non poter confermare le vendite del 2009 in quanto “il rapporto è incompleto”.
Bucarest avrebbe iniziato a vendere armi all’estero di sua produzione dal 2006. "Queste esportazioni non sono illegali", sottolinea Cotidianul, "ma potrebbero pregiudicare le nostre relazioni con Mosca". I russi infatti di recente hanno minacciato l’Ucraina di sanzioni economiche se continuerà a fornire armi a Tbilisi.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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