La strada di Monti è ancora in salita

Pubblicato il 11 Aprile 2012 alle 11:44

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“Crolla la borsa, vola lo spread”: La Stampa riassume la giornata nera delle borse europee, che hanno tutte chiuso in passivo. L’Italia è stata al centro dell’ondata di panico: Milano ha perso quasi il 5 per cento e lo spread tra i titoli di stato italiani e i bond tedeschi ha di nuovo superato la soglia dei 400 punti.

Il premier Mario Monti ha cercato di calmare le acque attribuendo il crollo ai deludenti dati sulla crescita internazionale e ai problemi dell’economia spagnola. In privato si è però infuriato contro Confindustria, che ha indebolito la posizione del governo attaccando la riforma del lavoro, definendola insufficiente. Secondo l’editoriale di Bill Emmott su La Stampa,

È un errore prestare troppa attenzione ai movimenti giornalieri o settimanali nei mercati azionari, obbligazionari o valutari. [...] Eppure, dietro a tutto questo si cela una verità fondamentale. Ovvero che né i problemi di debito sovrano della zona euro nel suo complesso, né quelli dell’Italia, in particolare, sono stati risolti. [...] Se le economie di Spagna e Italia quest’anno andranno incontro a una recessione più grave di quanto previsto appena un paio di mesi fa, una o entrambe mancheranno gli obiettivi per ridurre i loro disavanzi pubblici. [...]

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Come Monti sa molto bene, le riforme condotte a termine durante i suoi quattro mesi in carica appaiono notevoli solo in confronto a quelle dei tre governi che l’hanno preceduto. Non lo sono rispetto alla dimensione del compito. Ha avviato un importante ma modesto programma di liberalizzazione, ha dato un piccolo stimolo alle forze della concorrenza, e, se riuscirà a diventare legge, ha varato una riforma importante ma non epocale delle leggi sul lavoro. Nessun acquirente di titoli di Stato italiani può averne tratto la conclusione che le prospettive di crescita economica dell'Italia siano state così trasformate.

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