“La tassa Ue sulle transazioni rallenta”

Pubblicato il 31 Maggio 2013

Cover

Il progetto di una tassa sulle transazioni finanziarie potrebbe essere rallentato e ridimensionato a causa della mancanza di un accordo tra gli undici stati che hanno promesso di introdurre l’imposta, scrive il Wall Street Journal.
Dopo l'interruzione dei colloqui di ottobre sull’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie in undici paesi, i governi avevano deciso mettere in pratica la proposta della Commissione. Tuttavia il timore che la tassa possa colpire il valore delle azioni e aumentare i costi di finanziamento sembra aver provocato un cambio di rotta.
Secondo una fonte anonima vicina ai negoziati, a questo punto la nuova tassa potrebbe riguardare soltanto il commercio di azioni e non anche i bond e i derivati come era stato originariamente previsto.

Questo articolo ti interessa?

È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.

Mi abbono
Do il mio contributo

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

Vedi l'evento >

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni un giornalismo che non si ferma ai confini

Approfitta delle offerte di abbonamento oppure dai un contributo libero per rafforzare la nostra indipendenza

Sullo stesso argomento