Il progetto di una tassa sulle transazioni finanziarie potrebbe essere rallentato e ridimensionato a causa della mancanza di un accordo tra gli undici stati che hanno promesso di introdurre l’imposta, scrive il Wall Street Journal.
Dopo l'interruzione dei colloqui di ottobre sull’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie in undici paesi, i governi avevano deciso mettere in pratica la proposta della Commissione. Tuttavia il timore che la tassa possa colpire il valore delle azioni e aumentare i costi di finanziamento sembra aver provocato un cambio di rotta.
Secondo una fonte anonima vicina ai negoziati, a questo punto la nuova tassa potrebbe riguardare soltanto il commercio di azioni e non anche i bond e i derivati come era stato originariamente previsto.
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