
Contrariamente a quanto richiesto da tutte le forze politiche - la cessazione della violenza unilaterale e incondizionata - il comunicato dell'organizzazione basca "non contiene indicazioni che lascino pensare che si tratti di un reale e definitivo addio alle armi". "Al contrario - prosegue il quotidiano madrileno - il gruppo continua a pretendere un prezzo politico in cambio di un non meglio specificato abbandono della violenza", vale a dire l'autodeterminazione del Paese basco e l'inclusione in quest'ultimo della regione limitrofa della Navarra. I
Il quotidiano basco El Correo esprime il proprio "sollievo" per "le migliaia di persone minacciate che adesso potranno stare più tranquille", tuttavia ricorda che "l'Eta ha annunciato un cessate il fuoco e non il proprio scioglimento". "Il problema è che il comunicato non soddisfa la richiesta di una cessazione definitiva della minaccia terrorista ed è molto lontano" dalle condizioni fissate dalla giustizia per mettere fine all'interdizione dei partiti indipendentisti di sinistra - tra cui Batasuna, l'ala politica dell'Eta.
Lo scetticismo domina anche su Abc, secondo il quale "l'Eta ripete all'infinito i soliti argomenti", 
Público è convinto che le rivendicazioni espresse dall'Eta come "prezzo politico per deporre le armi" siano superflue, e si rammarica del fatto che nel comunicato "mancano due parole: definitivo e irreversibile".
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