La Repubblica Ceca dovrebbe essere penalizzata se il presidente Václav Klaus non firmasse il trattato di ratifica? È la domanda che si è posto Tony Barber nel suo blog sul sito del Financial Times, riferendo “voci incontrollate” nei corridoi dell’Unione che vorrebbero “rifiutare ai cechi un seggio nella Commissione europea”. Come spiega Barber, una simile decisione butterebbe soltanto benzina sul fuoco per il leader ceco che ha descritto l’Ue come “una riedizione dell’Unione Sovietica”. L’autore del blog spiega che ora che il parlamento ceco sta approvando il trattato, Klaus si ritrova sempre più isolato. Barber rievoca a tal proposito la “seria lezione” del 2000, quando l’Austria formò un governo di coalizione con il partito di estrema destra di Jörg Haider. In quell’occasione gli altri stati membri dell’Ue ridussero al minimo le relazioni diplomatiche e congelarono i contatti con i ministeri austriaci. “Alla fine, però, si ottenne il risultato opposto a quello voluto: si fece del governo austriaco un martire e si rafforzò l’orgoglio patriottico del popolo austriaco. L'obiettivo dell'Ue dev'essere trovare un consenso, non soffocare il dissenso".
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