Il governo ceco ammette che il sistema sanitario è a rischio per la protesta dei medici. “Piano di crisi: ricorso all’esercito”, annuncia Hospodářské Noviny. Circa quattromila medici aderenti al movimento “Grazie, noi partiamo” minacciano di lasciare il paese alla fine di febbraio se non otterranno un miglioramento delle condizioni di lavoro e una piano per la lotta alla corruzione nella sanità. “Il premier Petr Nečas ha previsto uno scenario di crisi”, spiega il quotidiano: “mobilitare i medici dell’esercito e i mezzi militari, chiudere gli ospedali che perderanno troppo personale e spostare i medici in quelli che restano attivi”. Il dibattito tra il sindacato dei medici e il ministero della sanità va avanti. Il movimento è appoggiato da un terzo della popolazione ceca.
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