Sono sempre di più le imprese danesi che vendono il loro know-how all’estero, riferisce Berlingske Tidende. Secondo la Confindustria danese), infatti, le esportazioni di questo tipo sono aumentate in tre anni del 60 per cento e fruttano oggi all’incirca dieci miliardi di euro. Fuori dal paese le attività di consulenza più richieste riguardano i settori dell’edilizia, dell’architettura, dell’agricoltura, della sanità, dell’ambiente e dell’informatica. In fondo all’elenco ci sono invece cinema e videogiochi. Questa tendenza è andata rafforzandosi con la globalizzazione e l’uso di internet. "Solo 20 anni fa era inimmaginabile che un’azienda tedesca chiedesse aiuto a un ingegnere danese", scrive il quotidiano.
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