Per colpa della crisi e dell’assenza di crescita nell’eurozona, “l’Europa è scesa nell’ultima fascia di un’economia mondiale a tre velocità, lontana dai paesi emergenti come Cina, Brasile e India e distante anche dagli Stati Uniti”, constata il quotidiano dopo la riunione di primavera dell’Fmi e della Banca mondiale svoltasi a Washington dal 19 al 21 aprile.
Il quotidiano sottolinea il fallimento dell’obiettivo fissato dall’Ue nel 2000 di diventare entro il 2010 l’economia della conoscenza più competitiva e dinamica del mondo.
“Nel prossimo futuro la crescita sarà al massimo dell’1 o dell’1,5 per cento”, ha avvertito il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaüble.
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