"Miele amaro per la lobby degli ogm", ironizza la Tageszeitung dopo che la Corte di giustizia dell'Unione europea ha sancito l'interdizione del miele contenente tracce anche minime di organismi geneticamente modificati. "La sentenza rappresenta uno schiaffo in piena regola alla Commissione europea, che da anni cerca di favorire l'agricoltura transgenica contro la volontà dei consumatori", sottolinea la Taz. "A Bruxelles diverse proposte di direttiva attendono ancora di essere prese in esame, ma con questa sentenza la Corte di giustizia dell'Ue ricorda a tutti che le cose non sono 'così semplici'", precisa con soddisfazione la Taz. Secondo il quotidiano la decisione della corte metterà un freno "all'insidiosa contaminazione dei nostri alimenti" da parte degli ogm. L'importazione di miele proveniente dagli Stati Uniti, dal Canada, dall'Argentina o dal Brasile, tutti paesi dove non esiste un regolamento per gli ogm, in futuro sarà praticamente impossibile.
Questo articolo ti interessa?
È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
Vedi l'evento >