Lo scontro sul solare si aggrava

Pubblicato il 2 Novembre 2012

Il fotovoltaico è una delle tecnologie del XXI secolo e oggi il mercato dell’energia solare suscita tali brame che l’Unione europea e la Cina si comportano come “guerrieri del sole”, titola la Frankfurter Rundschau annunciando il “più grande conflitto commerciale della storia”.

Lo scontro tra le due potenze nasce dalle sovvenzioni di Pechino alla sua industria solare, che gli europei considerano improprie e troppo esclusive. I produttori cinesi di energia fotovoltaica approfittano infatti di finanziamenti di diversi miliardi di dollari senza fornire garanzie importanti. Grazie a questo sistema

in pochi anni sono riusciti non solo a raggiungere gli europei ma addirittura a superarli. Oggi consegnano la stessa quantità di energia, ma meno cara del 30 per cento. […] Oltre l’80 per cento dei moduli installati in Europa oggi proviene dalla Cina.

Allarmati dal fallimento di una delle aziende leader nel settore, la tedesca Q-cells, gli europei hanno deciso di passare al contrattacco. Guidata dall’impresa Solarworld, la federazione europea ha presentato un esposto per “dumping” presso la Commissione europea. Nei prossimi mesi Bruxelles deciderà se imporre sanzioni. In ogni caso, precisa il quotidiano,

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le conseguenze saranno enormi. Con una quota del 70 per cento, l’Europa è di gran lunga il mercato più importante nel settore fotovoltaico. La Cina mostra i muscoli e minaccia un processo contro i produttori europei di silicio, uno dei componenti dei suoi pannelli solari.

Ma lo scontro non si ferma qui. Secondo alcune voci di corridoio alcuni funzionari cinesi avrebbero fatto capire alle case automobilistiche europee che un boicottaggio contro il fotovoltaico cinese avrebbe conseguenze estremamente negative per loro. Questa escalation del confluito preoccupa la FrankfurterRundschau:

Se la Cina si mostra conciliante e richiama le sue aziende, la vicenda può finire bene. Ma nella peggiore delle ipotesi si rischia una guerra commerciale.

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