Il 6 giugno tremila persone, soprattutto madri con i loro bambini, hanno circondato il Parlamento bosniaco a Sarajevo per chiedere ai deputati di votare una legge su un codice fiscale unico per tutta la Bosnia-Erzegovina.
Il progetto di legge è bloccato dai parlamentari della Républika Srpska, che chiedono un codice specifico per la loro regione, spiega Oslobođenje.
I bambini nati dopo la scadenza della precedente legge sul’identificazione dei bosniaci, a febbraio, non posseggono documenti ufficiali e dunque non possono lasciare il paese. A scatenare le protese è stato il caso di un neonato che ha bisogno di recarsi all’estero per ricevere cure specialistiche.
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