A ogni modo era un controsoffitto!

La Banca centrale svizzera ha annunciato il 15 gennaio che rinuncia al tasso di cambio minimo di 1,20 franchi svizzeri (CHF) per un euro, adottato nel 2011, a causa in particolare dell'"aumento notevole delle divergenze tra le politiche monetarie". Il franco svizzero si è stabilizzato intorno a 1 CHF per 1 euro, mentre la Borsa svizzera è precipitata e le previsioni di crescita sono corrette al ribasso.

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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