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"Mladić estradato all'Aia", titola Nezavisne Novine all'indomani del trasferimento dell'ex capo militare dei Serbi di Bosnia da Belgrado all'Aia. Nella città olandese Mladić sarà giudicato dal Tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia (Icty) per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio, spiega il quotidiano serbo-bosniaco. "Autorizzando il trasferimento la Serbia ha rispettato i propri obblighi internazionali e morali. È un messaggio di riconciliazione per la regione", ha dichiarato al giornale Snezana Malovic, ministro della giustizia serbo. Circa diecimila persone hanno manifestato il loro sostegno a Mladić a Banja Luka, capitale della Republika Srpska. Gli eventi si sono succeduti rapidamente dopo che la mattina del 31 maggio l'Alta corte di Belgrado ha rifiutato l'appello presentato da Mladić contro l'estradizione. Prima di essere trasferito nei Paesi Bassi l'ex comandante ha ottenuto il permesso di andare a pregare nel cimitero di Belgrado sulla tomba della figlia, suicidatasi nel 1994.

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