Nelle mani dei pensionati

In tutta Europa i partiti sono in crisi: al di là degli schieramenti, la loro unica strategia è ormai difendere i privilegi dei gruppi d’interesse. Anche se ciò significa rinunciare alle riforme e sacrificare i giovani.

Pubblicato il 4 Giugno 2012

Un'istanza fondamentale della democrazia moderna sta sempre più scivolando verso baratro, i partiti politici. Il fatto che da due anni a questa parte i governi di tutte le tendenze siano costretti a dimettersi gli uni dopo gli altri, dalla Slovacchia al Portogallo, è solo il primo sintomo di un male sistemico. In realtà il diktat dell'economia ha avuto ragione della competizione democratica fra i partiti.

Il fenomeno è più evidente in Grecia. La culla della democrazia organizza delle elezioni illusorie che non serviranno a nulla. Nessun partito ha avuto il coraggio di inserire nel suo programma l'unica vera decisione che il paese può ancora prendere - uscire dall'euro, se non dall'Unione europea, e lasciare che lo stato dichiari bancarotta. Ormai i partiti sono solo l'ombra delle loro ideologie di ieri - degli zombi usciti da un'epoca in cui c'era ancora qualche ricchezza da distribuire.

[…] **Questo articolo è stato ritirato su richiesta del titolare del copyright.**

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