"L'Ue accetta che la Spagna limiti l'ingresso dei rumeni" nel mercato del lavoro, titola La Razón. Secondo il quotidiano, l'11 agosto la Commissione europea "autorizzerà Madrid a rimettere in funzione il sistema dei permessi di lavoro per i cittadini" rumeni, soppresso nel 2009. Il quotidiano conservatore sottolinea che "Bruxelles e il governo spagnolo si sono trovati d'accordo sull'opportunità del provvedimento, che servirà a ripristinare" quella che la Commissione ha definito "la normalità del mercato del lavoro" in Spagna.
La comunità rumena nel paese iberico conta più di 860mila residenti, invogliati negli ultimi anni a trasferirsi in Spagna dal boom dell'economia locale. Oggi, con un tasso di disoccupazione ormai al 21 per cento - percentuale che tocca il 30 per cento tra i lavoratori rumeni - Madrid ha bisogno del benestare dell'Ue per "limitare una delle libertà fondamentali sancite dai trattati europei: la libera circolazione". La Razón sottolinea che il provvedimento arriva in concomitanza con il "periodo estivo, che tradizionalmente vede migliaia di braccianti rumeni arrivare nelle campagne" spagnole. In ogni caso, le restrizioni non saranno applicate ai lavoratori rumeni che risiedono già nel paese, disoccupati compresi, conclude La Razón.