Opere d'arte rimpatriate d'urgenza

Pubblicato il 1 Giugno 2011

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"Lo stato rimpatria i dipinti dall'estero per paura di perderne la proprietà", titola Lidové Noviny. Il 31 maggio, dopo il sequestro di numerosi quadri da parte della giustizia francese e austriaca, il ministro della cultura ha deciso di riportare nel paese le opere prestate alle gallerie estere, soprattutto a Vienna e Parigi. La richiesta di sequestro è stata formulata da un imprenditore ceco-svizzero, che in seguito al più lungo processo commerciale della storia della Repubblica Ceca ha ottenuto dallo stato un risarcimento di 8 miliardi di corone (326 milioni di euro). La sua società, chiamata Diag Human, sarebbe stata truffata dallo stato in un investimento nel trattamento del plasma sanguigno, ma la sentenza è ancora in appello. "È nell'interesse dello stato sanare questa diatriba più rapidamente possibile, perché la somma aumenta costantemente a causa degli interessi e delle more, che rappresentano diversi milioni al giorno", conclude il quotidiano di Praga.

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