Il 3 ottobre le autorità russe hanno accusato di pirateria altri 16 attivisti di Greenpeace coinvolti in una protesta il 18 settembre contro la piattaforma petrolifera di Prirazlomnaya, di proprietà di Gazprom.

I Paesi Bassi hanno intrapreso un'azione legale per ottenere la liberazione dei 30 attivisti che rischiano fino a 15 anni di prigione. Greenpeace ha accusato la Russia di avere la mano pesante.

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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