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Vladimir Putin ha annunciato che non costruirà il gasdotto South Stream a causa dell’opposizione dell’Unione europea. Durante una conferenza stampa con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ad Ankara il 1 settembre il presidente russo ha dichiarato “poiché non abbiamo il via libera della Bulgaria”, la Russia “non può proseguire la messa in opera del progetto”, riferisce Standart.
South Stream deve collegare i giacimenti russi all’Austria e all’Italia nel 2016, passando attraverso il Mar Nero, la Bulgaria, la Serbia e l’Ungheria. Avrebbe evitato l’Ucraina e aumentato la dipendenza dell’Europa dalla Russia. La Commissione europea “ha minacciato di avviare un’azione legale, ritenendo che South Stream viola le regole antitrust europee, e la Bulgaria ha dovuto interrompere i lavori ad agosto”, nota EUobserver.
Secondo Standart, “la Bulgaria è sul punto di perdere miliardi” in seguito alla ritrattazione russa, poiché Putin

ha ricordato che il paese avrebbe percepito 400 milioni di euro all’anno di diritti di passaggio. […] La notizia ha provocato uno choc in Bulgaria, che non era stata capace di scegliere tra l’Ue e la Russia.

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