Nel 2011 la Svezia assumerà per la prima volta il comando del Battaglione nordico II, uno dei diciotto gruppi che costituiscono la forza militare di reazione rapida europea, progettata per essere in grado di schierarsi in una zona di conflitto entro dieci giorni e di restarvi fino a quattro mesi. Il primo Battaglione nordico, creato nel 2007 e posto anch'esso sotto il comando della Svezia, non è mai stato impiegato, nota Dagens Nyheter. Le reticenze in proposito sono essenzialmente di natura politica, poiché gli stati membri esitano a fornire i contingenti. Tuttavia "l'Unione europea è un soggetto particolarmente adeguato quando si tratta di proteggere le popolazioni colpite dai conflitti". "L'Onu invece si muove in modo troppo macchinoso e lento, mentre gli Stati Uniti seguono solo i loro piani", conclude il giornale.
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