"La casa di Willy Brandt è in fiamme”, scrive la Frankfurter Rundschau a proposito della battaglia in corso nel partito socialdemocratico (Spd) all’indomani della sua storica sconfitta alle elezioni legislative del 27 settembre. In un primo tempo, l’Spd aveva anticipato di voler procedere alla resa dei conti, ideologici e personali, "in modo ordinato, nelle settimane a venire”. Ma non è andata proprio così, osserva il quotidiano: a poche ore di distanza dalla pubblicazione dei risultati della consultazione elettorale, il candidato sconfitto, Frank Walter Steinmeier, ha dichiarato di voler puntare alla carica di capo dell’opposizione in Parlamento. E così è stato. Quanto al presidente del partito, Franz Müntefering, il 28 settembre ha annunciato che lascerà la sua carica e che intende sostenere la candidatura di Steinmeier alla sua successione.
La federazione dell’Spd di Berlino intende procedere piuttosto a una verifica completa della direzione del partito, escludendo sia Steinmeier sia Müntefering dalla futura leadership. Al momento, osserva ancora il quotidiano, i candidati si danno battaglia: in vantaggio pare essere il ministro dell’ambiente uscente, Sigmar Gabriel, detto "Siggi Pop". Considerato gran lavoratore e molto competente, di sicuro il miglior oratore della nuova generazione, Siggi Pop è coadiuvato dalla giovane Andrea Nahles, personaggio di punta dell’ala sinistra che ha già qualche esperienza alle spalle ma anche la reputazione di “spodestatrice di re”.
Ti piace quello che facciamo?
Contribuisci a far vivere un giornalismo europeo e multilingue, in accesso libero e senza pubblicità. Il tuo dono, puntuale o regolare, garantisce l’indipendenza della nostra redazione. Grazie!

