Reykjavik apre a romeni e bulgari

Pubblicato il 10 Novembre 2011

"L'Islanda ha deciso la liberalizzazione totale del mercato del lavoro per i cittadini romeni [e bulgari] a partire dal primo gennaio 2012", scrive Timpul. Il quotidiano moldavo sottolinea che oltre 200mila cittadini moldavi sono in possesso della cittadinanza romena e potranno dunque lavorare nell'Unione europea. Nel 2007 l'Islanda, membro dello spazio economico europeo e dello spazio Schengen e candidata all'adesione all'Ue, aveva applicato (insieme ad Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Malta, Regno Unito e Paesi Bassi) una restrizione al mercato del lavoro della durata di 7 anni per limitare la libera circolazione di romeni e bulgari, in ragione della situazione economica dei loro paesi. Ora invece "Reykjavik manda un segnale in accordo con i valori del progetto europeo", conclude Timpul.

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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