“Dimentica l’Ucraina! [Tu e io] abbiamo perso la battaglia della Romania!”
In Romania il candidato pro-europeo Nicușor Dan (indipendente) ha vinto a sorpresa le elezioni presidenziali del 18 maggio con il 53,60 per cento dei voti. George Simion (Alleanza per l'Unità dei Romeni, estrema destra), dato per favorito dopo il primo turno, si è classificato al secondo posto (46,40 per cento).
L'affluenza alle urne – 64,72 contro il 53,21 del primo turno – sembra indicare che gli elettori filoeuropei che si erano astenuti il 4 maggio si sono infine mobilitati di fronte alla prospettiva di avere alla guida del paese un nazionalista ammiratore di Donald Trump e Javier Milei. Queste elezioni ad alta tensione sono state inoltre caratterizzate da tentativi di ingerenza esterna, secondo diversi ministeri romeni.
La vittoria di Nicușor Dan pone fine a una stagione elettorale ricca di colpi di scena, iniziata nel novembre 2024 con il trionfo al primo turno del candidato di estrema destra Călin Georgescu, prima che le elezioni fossero annullate a causa di sospetti di ingerenza esterna e frode. Georgescu era stato successivamente escluso dalla partecipazione e Simion era quindi diventato la seconda scelta per il voto sovranista.
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