Nonostante in Belgio ci sia penuria di preti, il vescovo di Bruges e il nuovo (e contestato) arcivescovo di Bruxelles non vogliono sacerdoti originari della Polonia. Secondo quanto riferito da Trouw, la transizione dalla pia Polonia al laico Belgio sarebbe uno shock troppo grande. “Resterebbero fortemente delusi”, ha detto l’arcivescovo André-Joseph Léonard. Porte chiuse anche ai preti africani: il vescovo di Bruges Roger Vangheluwe è infatti del parere che siano più utili nei loro paesi d’origine, e dubita delle loro motivazioni a trasferirsi in Belgio: “Salvare la nostra chiesa o semplicemente immigrare?” Secondo La Libre Belgique, infine, nemmeno i gay sono bene accetti al nuovo capo della Chiesa belga: l’arcivescovo Leonard di recente ha alimentato non poche controversie affermando che l’omosessualità “non è normale”, proprio come l’anoressia “non rientra nella logica dell’alimentazione”.
Questo articolo ti interessa?
È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
Vedi l'evento >