“Alba nera”, titola To Ethnos distorcendo il nome di Chrysi Avgi (Alba dorata), il partito neonazista che ha fatto il suo ingresso in parlamento dopo le elezioni legislative del 6 maggio.
Il 7 giugno uno dei deputati di Chrysi Avgi ha aggredito in diretta due deputate di sinistra durante un dibattito televisivo. La vicenda ha sconvolto il paese. Secondo To Vima
I bicchieri d’acqua gettati in faccia e gli schiaffi dati in diretta televisiva da Ilias Kasidiaris a Rena Dourou (Siryza) e alla comunista Liana Kaneli non hanno colpito soltanto le due deputate, vittime di una deriva intollerabile, ma tutti i greci che vogliono un paese democratico e non vogliono che la Grecia si trasformi nel teatro di una guerra civile. Non c’è nulla da ridere nell’accaduto. Tutte le derive cominciano da un caso, e questa può essere la goccia che fa traboccare quel vaso già pieno di collera e disperazione che è la Grecia di oggi. La democrazia ha ricevuto uno schiaffo umiliante, e deve reagire al più presto.
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Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
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