Secondo ha colpito Cipro.
“Le principali preoccupazioni sembrano venire da un mercato immobiliare in rapida crescita e dalla sua dipendenza dai prestiti bancari”, scrive il Times of Malta.
Il quotidiano sottolinea inoltre che
nel 2011 il debito pubblico era al 70,4 per cento del Pil nel 2011, mentre al momento dell’adozione dell’euro da parte di Malta, nel 2008, era appena al 60 per cento. Pur lodando i risultati degli ultimi anni nella riduzione del deficit, la Commissione ricorda l’urgenza delle riforme nella sanità e nelle pensioni per evitare conseguenze a lungo termine sulla salute delle finanze pubbliche dell’isola.
Questo articolo ti interessa?
È accessibile gratuitamente grazie al sostegno della nostra comunità di lettori e lettrici. Pubblicare e tradurre i nostri articoli costa. Per continuare a pubblicare notizie in modo indipendente abbiamo bisogno del tuo sostegno.
Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.
Vedi l'evento >