Vignetta di Stephff su Il Sole-24 Ore

Siamo tutti degli ipocriti

La Grecia deve diventare più credibile, si sente dire da ogni parte. Ma Atene non è la sola a vivere di menzogne: è ora di liberarci delle illusioni su cui si fonda la nostra società.

Pubblicato il 29 Aprile 2010
Vignetta di Stephff su Il Sole-24 Ore

Tutti i cretesi sono bugiardi, lo assicura un cretese. Nella Lettera a Tito di San Paolo, il paradosso logico suona ancora più drastico: “Qualcuno di loro, uno dei loro profeti, ha detto: 'I cretesi sono sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri''. Ora il cosiddetto paradosso di Epimenide potrebbe avere anche un uso politico. Oggi infatti il motivo dell'agitazione generale è che i greci hanno mentito. Hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità. Hanno fatto più debiti di quanti ne potessero ripagare, sicuri che poi il resto d'Europa – o meglio, una parte del resto d'Europa – avrebbe saldato il conto per loro. Anche le banche hanno fatto la loro parte, accumulando i titoli di stato greci nella convinzione che uno stato qualsiasi possa finire in bancarotta, ma un membro dell'Unione europea no.

[…] **Questo articolo è stato ritirato su richiesta del titolare del copyright.**

Germania

Sotto l'occhio della Corte

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A livello politico la decisione è presa: la Grecia sarà salvata dai suoi partner europei. "Ma il vero ostacolo potrebbe essere altrove", osserva la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Quattro intellettuali contrari all'euro faranno infatti ricorso alla Corte costituzionale tedesca, nota per la sua sentenza sul trattato di Lisbona del giugno 2009. "Berlino ha da tempo previsto questo attacco", ricorda il quotidiano. "Ma il dibattito pubblico ha ignorato il ruolo della costituzione nella politica della Germania nei confronti della Grecia. Al contrario dei governi precedenti, quello di Angela Merkel cerca di elaborare una soluzione in grado di resistere all'esame dei giudici di Karlsruhe. La sua strategia per difendere il salvataggio della Grecia, contrario all'articolo 125 del Trattato fondamentale sul funzionamento dell'Ue, consiste nell'affermare che non vi è altro mezzo per "evitare al popolo tedesco qualunque pericolo (articolo 56 della Legge fondamentale), in questo caso l'instabilità della moneta unica e l'insolvenza delle banche e delle assicurazioni tedesche". Da ciò il coinvolgimento dell'Fmi come soluzione estrema. "A volte sembra che a Bruxelles Berlino sia sotto tutela legale", conclude la Faz.

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