Dettaglio di un murale, a Vilnius.

Slogan, promesse e chiacchere hanno prevalso su idee e visione

In Lituania si avverte una netta mancanza di critiche costruttive sul funzionamento dell'Unione europea e di una visione solida sul suo futuro.

Pubblicato il 17 Settembre 2019
RivkahPro | Pixabay  | Dettaglio di un murale, a Vilnius.

Le elezioni europee sono state prese molto più seriamente in Lituania quest'anno, anche se le elezioni amministrative di marzo e le elezioni presidenziali di maggio sono state chiaramente le priorità assolute del paese.

Si può concludere che, di conseguenza, gli euroscettici lituani non sono riusciti a cambiare significativamente l'attuale corso dell'Unione europea e a realizzare il loro obiettivo dichiarato di modificare la sua identità culturale e sociale. Al di là di questo il panorama politico rimane in gran parte inalterato. I conservatori lituani (euro-ottimisti) hanno ottenuto tre seggi, mentre due seggi ciascuno sono andati ai socialdemocratici lituani e all'Unione degli agricoltori e dei verdi lituani. I partiti laburista e liberale ne hanno ciascuno un seggio.

I due mandati restanti sono andati ai cosiddetti comitati di cittadini, uno dei quali è guidato dall'economista Aušra Maldeikienė (affiliato al Partito popolare europeo), l'altro da Valdemar Tomaševski, una figura della comunità lituano-polacca con stretti legami con la Russia (affiliato all'Ecr euroscettico).

In luogo della volontà di ristrutturazione

Ciò non significa necessariamente che le cose procederanno senza intoppi, anzi. Il problema è che nessuno dei partiti europeisti autoproclamati in Lituania ha (o ha mai avuto) un concetto o addirittura una visione più o meno chiara di come dovrebbe essere costruito il futuro dell'Europa di fronte a numerosi problemi politici e sociali.

Il meglio del giornalismo europeo, ogni giovedì, nella tua casella di posta

Invece ci sono stati offerti slogan, promesse e chiacchere, ma nessuna critica chiara e netta. Questo non fa che contribuire ulteriormente all'attuale caos in cui si trova l'Ue. Non si può dire che i vincitori di queste elezioni possiedano il tipo di idee o addirittura la volontà necessaria per riformare l'Unione.

2lpt4ddcu03zplufvvlhk

Cet article est publié en partenariat avec Eurozine

Read more about the topic

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

Vedi l'evento >

Sei un media, un'azienda o un'organizzazione? Dai un'occhiata ai nostri servizi di traduzione ed editoriale multilingue.

Sostieni un giornalismo che non si ferma ai confini

Approfitta delle offerte di abbonamento oppure dai un contributo libero per rafforzare la nostra indipendenza

Sullo stesso argomento