Soros denuncia la discriminazione dei rom

Pubblicato il 16 Maggio 2013

“La situazione dei rom [in Europa] costituisce il più grave caso di discriminazione ed esclusione in base all’appartenenza etnica”, afferma George Soros in un’intervista concessa al settimanale Dilema Veche. Il miliardario americano, che ha creato diverse associazioni per aiutare i rom in Romania, è convinto che 

i rom, già vittime di violazioni dei diritti umani, siano i più colpiti dalla crisi economica e dalla povertà che ha generato. A questo si aggiunge una crescente animosità nei loro confronti tra la popolazione maggioritaria, anch’essa alle prese con le difficoltà economiche. Una situazione che viene sfruttata dai politici populisti. 
Per Soros la condizione dei rom è una conseguenza delle soluzioni scelte dall’Ue per combattere la crisi, che 
ha finito per trasformare l’Unione in qualcosa di radicalmente diverso da ciò che avrebbe dovuto essere: un’associazione volontaria tra stati uguali tra loro. Oggi l’Ue consiste in una relazione forzata tra creditori e debitori, in cui i creditori dettano le regole. […] Dobbiamo tornare a ciò che l’Unione era al principio, un’associazione in cui l’euro era soltanto uno strumento di aggregazione. 

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