“L’Unione europea si appresta a introdurre nuove sanzioni contro la Russia se, entro una settimana, la situazione in Ucraina non si evolve verso una soluzione della crisi”, scrive Libération, secondo il quale il presidente russo Vladimir Putin “non ama gli ultimatum e non crede all’efficacia delle sanzioni occidentali”.
Dopo aver “a lungo rifiutato di riconoscere la realtà” del conflitto in Ucraina, i dirigenti occidentali devono fare i conti con la realtà, aggiunge il giornale, citando la presidente lituana Dalia Grybauskaitė : “la Russia è in stato di guerra con l’Ucraina, che vuol far parte dell’Europe, questo vuol dire che Mosca è praticamente in guerra contro l’Europa”.
Nel suo editoriale, Libération osserva che, di fronte all’”aggressione russa”,
l’Europa si è accontentata di sanzioni economiche rimaste finora senza effetti sul padrone del Cremlino. L’Europa aveva reagito in modo altrettanto molle quando gli uomini di Mosca hanno abbattuto il Boeing della Malaysia Airlines. Come se non avesse preso coscienza del fatto che l’ex partner del G8 è diventato un avversario. Nessuno in Europa è pronto a morire per Donetsk. È però un motivo sufficiente per non fare nulla e lasciar cadere l’Ucraina e il suo governo sovrano e legittimo? Gli ucraini chiedono armi per resistere all’avanzata russa. Dalla risposta dell’Ue dipende la credibilità dell’Europa.
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