Un altro esodo di lavoratori

Pubblicato il 27 Settembre 2010

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L'apertura dei mercati del lavoro di Germania e Austria ai lavoratori polacchi a partire dal primo maggio 2011 potrebbe innescare una nuova ondata di emigrazione, avverte Gazeta Wyborcza. Secondo alcuni esperti il numero di polacchi impiegati in Germania, al momento intorno ai 415mila, potrebbe addirittura raddoppiare. Comparata con la prima ondata migratoria, quando all'indomani dell'ingresso della Polonia nell'Unione circa due milioni di giovani polacchi lasciarono il paese in cerca di lavoro, quella dell'anno prossimo dovrebbe essere di portata più ridotta ma potenzialmente più dannosa. Questo perché l'economia della Germania, in rapida ripresa, ha bisogno di ingegneri, operai edili e infermiere, tutte figure che già scarseggiano in Polonia. "Fino al 2004 la Germania era la principale destinazione dei lavoratori polacchi all'estero, e oggi può riguadagrnare il primato, dato che gli studi indicano che il paese è la prima scelta dei potenziali emigranti", afferma Krystyna Iglicka, demografa del Csm.

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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