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A un anno dall’invasione russa, gli europei sono saldamente al fianco dell’Ucraina

A quasi un anno dall'aggressione russa, la maggior parte degli europei continua ad appoggiare l'Ucraina e la politica di sostegno dell'Ue a Kiev, come rivela l'ultimo sondaggio Eurobarometro.

Pubblicato il 6 Febbraio 2023

Secondo un nuovo sondaggio Eurobarometro pubblicato nel gennaio 2023 la stragrande maggioranza dei cittadini dell'UE – precisamente il 74 per cento degli intervistati – è favorevole al sostegno dell'Unione Europea all'Ucraina e il suo approccio basato su aiuti finanziari, militari e agli sfollati del paese invaso dalla Russia un anno fa; il 73 per cento si è detto d'accordo con le sanzioni contro Mosca.Russia.

Il livello di sostegno non è lo stesso in tutti gli stati membri: Svezia (97%), Finlandia (95%), Paesi Bassi (93%), Portogallo (92%) e Danimarca (92%) hanno i livelli più alti. I paesi dell'Unione più colpiti dalla guerra in Ucraina, Polonia e Germania, sono tra i più convinti sostenitori, rispettivamente con il 73% e l'85%. La Bulgaria e la Grecia (48%), la Slovacchia (49%) e Cipro (53%) si collocano invece in coda alla classifica. Nel Nord Europa 9 persone su 10 sostengono l'approccio dell'Europa all'Ucraina; mentre nell'Europa meridionale e orientale, anche nei paesi meno favorevoli al sostegno Ue circa 5 su 10 lo sostengono.

In un momento in cui i singoli paesi europei stanno aumentando gli aiuti militari e di difesa per combattere l'aggressione russa, è essenziale capire quale è il livello di sostegno dei loro cittadini all’azione dell'Ue in e a favore dell'Ucraina.

La maggioranza dei 26mila intervistati è consapevole degli effetti della guerra sulla propria vita quotidiana, tra cui l'aumento del costo della vita, il boom dei prezzi dell'energia e le potenziali ricadute della guerra su altri paesi. Due terzi degli intervistati ritengono che la loro vita cambierà a causa della guerra.

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I risultati hanno anche mostrato che il 58 per cento dei cittadini dell'Ue è soddisfatto della cooperazione intergovernativa tra gli stati membri nell'affrontare le conseguenze della guerra.

Non sembra invece esserci una relazione significativa tra il tasso di inflazione di un paese e l'approvazione del sostegno dell'Ue all'Ucraina, né il tasso di disoccupazione del paese ha influito sulla probabilità che i cittadini approvassero il sostegno. Tuttavia, più alto è il Pil di uno stato membro, più alto è in media il livello di sostegno dei suoi cittadini.

Inoltre, due terzi di coloro che hanno fatto fatica a pagare le bollette approvano comunque la politica dell'UE nei confronti dell'Ucraina e dell'aggressione russa.

Quanto più alto è il livello di istruzione delle persone intervistate, tanto più esse ritengono giusta la politica dell'Unione nei confronti dell'Ucraina: i dirigenti (84%), gli altri colletti bianchi (76%) e gli studenti (79%) hanno mostrato il più alto livello di sostegno, mentre collaboratori familiari e lavoratori domestici hanno registrato il livello più basso, pari al 63%.

Infine, il 58% dei cittadini dell'Ue si è dichiarato soddisfatto del modo in cui i governi hanno collaborato fra di loro per affrontare le conseguenze della guerra in Ucraina, mentre quasi quattro su dieci non sono soddisfatti.

In conclusione, i responsabili politici europei sottolineano che i risultati indicano chiaramente che, nonostante i costi politici, sociali ed economici che l'Ue paga per il suo sostegno all'Ucraina, gli europei sono schierati a favore della democrazia e sono disposti a fare sacrifici per proteggerla.

In collaborazione con European Data Journalism Network

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