"Criminali!", titola Politis all'indomani dell'esplosione di un deposito di munizioni a cielo aperto, che ha causato la morte di 12 persone e il ferimento di altre 62 in una base navale nel sud di Cipro. "Il comandante della marina, che ha perso la vita nell'esplosione, aveva più volte sottolineato la pericolosità del deposito e aveva chiesto che le munizioni fossero trasferite in un luogo sicuro", riporta Politis. Il quotidiano cipriota sottolinea l'esistenza di un "problema ideologico". Gli esplosivi erano stati sequestrati nel 2009 a bordo di una nave russa che trasportava illegalmente il carico dall'Iran alla Siria. "Secondo Wikileaks il capo di gabinetto del ministero degli affari esteri aveva scritto una nota in cui esprimeva tutta la sua preoccupazione sul contenuto dei container", nota Politis. "Tuttavia, per ragioni ideologiche e per amicizia nei confronti della Russia, nessuno gli ha prestato attenzione ed è per questo che sono morte 12 persone. Le interruzioni alla fornitura di energia elettrica intanto continuano, e il villaggio turistico di Zigi è stato devastato dalla deflagrazione".
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