Centomila nuovi casi di Hiv ogni anno in Europa. Oltre due milioni di sieropositivi, di cui 730mila nella sola Unione europea. I dati diffusi dal commissario alla salute Androulla Vassiliou sul periodo che va dal 2001 al 2007 "mostrano chiaramente che l'epidemia dell'Aids non si è affatto fermata, ma, al contrario, è in costante aumento, anche nei paesi industrializzati", commenta La Stampa.
Di fronte al riemergere dell'epidemia, la Commissione europea ha deciso di riprendere le campagne d'informazione e prevenzione. Gli sforzi saranno concentrati soprattutto nei paesi dell'Europa centro-orientale, dove il problema è più acuto – in Russia le persone infette sono quasi un milione, l'1,1 per cento della popolazione. Il primo obiettivo è promuovere l'uso dei test Hiv. Nell'Unione europea, infatti, il 30 per cento dei sieropositivi non sa di aver contratto il virus e continua a diffonderlo involontariamente. Una percentuale che tocca addirittura il 70 per cento nei paesi dell'est.