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"Geert Wilders si difende dalle polemiche innescate dagli attentati in Norvegia", titola Nrc Handelsblad a poche ore dalla pubblicazione da parte del leader del Partito per la libertà di un comunicato stampa. Nel documento Wilders precisa che "il Pvv è profondamente scioccato dal brutale assassinio di decine di norvegesi innocenti" da parte di "uno psicopatico che ha abusato violentemente della lotta contro l'islamizzazione". "Siamo prima di tutto democratici. Il Pvv non ha mai fatto appello alla violenza né mai lo farà", ha aggiunto Wilders.
Secondo il quotidiano olandese, il documento testimonia la volontà di Wilders di reagire alle insinuazioni sul ruolo del Pvv nella strage compiuta da Anders Breivik, che nel suo manifesto ha espresso grande ammirazione per il partito populista olandese. Diversi giornalisti hanno chiesto a Wilders, che di solito evita le interviste e i dibattiti pubblici, di esprimersi con chiarezza a proposito della lotta all'islam. "Alla fine Wilders dovrà rispondere direttamente alle domande. Bisognerebbe chiedere ai membri del Pvv di interrogarsi sul loro ruolo", ha scritto ad esempio una giornalista di Nrc.
Il dibattito non si è limitato all'Olanda. "Ovunque in Europa i partiti populisti di destra si sono difesi" dalle accuse, scrive da Bruxelles lo Standaard, riferendosi in particolar modo al Fronte nazionale francese e al Fpö austriaco.
