Le lingue perdono fascino

Pubblicato il 25 Agosto 2010

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"Non. Nein. No – la crisi linguistica nelle scuole britanniche", titola l'Independent. Per la prima volta in assoluto, rivela il quotidiano londinese, "il francese è uscito dalle 10 materie più popolari al Gcse" (General Certificate of Second Education, solitamente conseguito all'età di 16 anni). Solo uno giovane su quattro sceglie il francese, e le cifre sono crollate dai 341.604 scolari nel 2002 ai 177.618 attuali. Nello stesso periodo gli studenti di tedesco si sono quasi dimezzati, passando da 130.976 a 70.619. "Il declino nelle lingue è cominciato all'inizio del decennio ed è proseguito a causa della decisione del governo di introdurre la scelta delle materie per gli studenti tra i 14 e i sedici anni di età", sottolinea l'Independent. L'unica nota positiva è l'interesse crescente verso la lingua spagnola, che sta scalzando il tedesco dal secondo posto (dietro al francese) nella classifica delle lingue più popolari a scuola.

Perché gli eco-investitori si ritrovano a finanziare le “Big Oil”? A quali stratagemmi ricorre la finanza per raggiungere questo obiettivo? Come possono proteggersi i cittadini? Quale ruolo può svolgere la stampa? Ne abbiamo discusso con i nostri esperti Stefano Valentino e Giorgio Michalopoulos, che per Voxeurop analizzano i retroscena della finanza verde.

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