Cinque mesi dopo le politiche i principali partiti di centrodestra si sono messi d’accordo per formare una coalizione guidata dal liberale francofono Charles Michel. “Dopo 30 ore di negoziati non stop ieri, Michel ha potuto presentare un accordo di coalizione e una finanziaria che prevede misure dure e riforme sociali”, scrive De Standaard. In particolare l’età pensionabile verrà portata a 67 anni nel 2030, sono previsti tagli per 8 miliardi di euro e una riduzione delle imposte. La coalizione è stata soprannominata “svedese” a causa del colore dei partiti che la formano — blu (liberali), giallo (nazionalisti fiamminghi) e la croce (cristiano-sociali fiamminghi) — come da tradizione in Belgio.
Il nuovo governo è inedito per molte ragioni, scrive per parte sua Le Soir :
un premier di 38 anni. Questa sola notizia sarebbe già da considerare rivoluzionaria e totalmente storica. Eppure, quando si guarda da vicino il governo che si sta per insediare e le misure che propone, l’età del capitano e il fatto che sia il primo liberale francofono da decenni appaiono come l’aspetto meno spettacolare. […] Michel Primo comprende un partito separatista e uno francofono ampiamente minoritario nel suo campo e solo a bordo di fronte a tre partiti fiamminghi. Una cosa mai vista.
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